Docenti autori

All’origine di questa proposta sta un lavoro di tesi di specializzazione in didattica dell’italiano a stranieri dal titolo Progetto di una risorsa online finalizzata alla produzione e condivisione di materiali didattici per l’insegnamento dell’italiano, maturata nel 2010, scritta e discussa agli inizi del 2011.

Il progetto mirava alla creazione di una social community –o comunità di pratica– di docenti, quelli che qui chiamiamo docenti-autori. In altri termini, un Social Learning Environment, un social network a carattere professionale con finalità educativa.

Il nucleo fondante del lavoro era la costruzione di una risorsa online con cui realizzare materiali didattici, intorno alla quale mettere a punto le pagine comunitarie, ovvero i profili degli utenti e le pagine di interazione e condivisione (social). All’epoca, si prevedeva l’impiego di Drupal, un sistema per la gestione dei contenuti (CMS) che, si pensò, avrebbe consentito di progettare e realizzare learning objects, cioè unità di apprendimento digitali.

Rispetto al progetto iniziale, è in seguito cambiata l’infrastruttura tecnologica, in seguito individuata in WordPress, un CMS notoriamente di semplice utilizzo, in specie per motivi legati alla formazione docenti. Eppure, fu necessario pensare a Drupal e ciò trova evidenza nel fatto che proprio a partire da Drupal, Joubel, una startup di Trømso che a fine 2012 ha iniziato a sviluppare il progetto H5P.

In altre parole, avevamo “sognato” una sorta di “Hot Potatoes online”, ovvero un software autoriale che fino a quel momento conoscevamo come installabile su computer e che ritenemmo, a fil di logica, realizzabile come servizio di rete (il cd. Software as a Service, SaaS), necessariamente open source. I “tipi di contenuto” (content type) di Drupal, erano l’opzione necessaria per una tale realizzazione. Il “sogno” era destinato a restar tale, vista la complessità e soprattutto l’onerosità dell’impresa, ma come accennato la giustezza dell’idea seminale si sarebbe materializzata tra il 2012 e il 2015 con la creazione di H5P.

Questo software, in quanto servizio di rete (SaaS), nativo in Drupal, si è subito reso disponibile su piattaforma WordPress, di qui la sua grande diffusione soprattutto nella prima fase (2015-2020), ma in seguito ha “conquistato” Moodle, la piattaforma e-learning più utilizzata in ambito accademico e non solo, di cui oggi è parte integrante.

Con H5P dentro un “blog” (WordPress) la cui gestione, previa una formazione comunque minima, è elementare, mette in grado noi, docenti-autori, di costruire i nostri interventi, in aula o a distanza, mediante un supporto tecnologico di primo piano.

L’obiettivo ultimo, naturalmente, è che da queste premesse possa prender vita una social community a carattere professionale che operi al suo interno secondo le modalità di interazione tra pari tipiche delle comunità di pratica (cfr. manifesto).

Come ricercatori e formatori di docenti online di italiano L2, abbiamo subito cominciato a sperimentare le potenzialità di un tale sistema e, anche grazie alle mai banali osservazioni e ai contributi dei suddetti docenti in formazione, dopo qualche anno di studi e ricerche, prove ed errori, intuizioni e ripensamenti, prototipi e risorse “vere”, siamo arrivati a definire, all’interno di un progetto di ricerca condotto nel Centro FAST dell’Università per Stranieri di Siena, un costrutto inedito, che ha preso nome unità didattica digitale.